Si è tenuta a Sorradile l’11 e 12 Maggio 2024, presso la struttura “Il Borgo Sul Lago”, la settima manifestazione del “Premio biennale Lago Omodeo – “Noi Sardi nel Mondo”, fortemente voluta dal sindaco Pietro Arca, per onorare i sardi che si sono distinti con le loro qualità, dando lustro alla Sardegna.
In occasione dell’evento è stato dedicato a Gigi Riva il Viale lago Omodeo.
Nella giornata di Sabato alle ore 11:30 Inaugurazione e intitolazione del Lungo Lago a Gigi Riva.
ore 13:00 Degustazione guidata di prodotti tipici del territorio a cura di Alessandra Guigoni.
ore 17:00 Tavola rotonda istituzionale: il turismo delle radici, occasione di sviluppo delle aree interne e strumento di pace.
Infine alle ore 20:00 la cerimonia di premiazione condotta da Elisabetta Atzeni (Giornalista Rai3)
I Premiati: Lia Careddu
Nata a Siurgus Donigala, celebra cinquant’anni di carriera dal debutto nel 1975 con “Su Connottu” di Romano Ruju. Attrice poliedrica, ha portato il teatro sardo nel mondo e si è dedicata anche al cinema, alla TV e alla radio. Ha interpretato opere classiche e contemporanee, spesso in bilingue, con un focus sulla cultura isolana.
Andrea Mura
Nato nel 1964 a Cagliari, inizia a regatare a 14 anni e si distingue in America’s Cup con il “Moro di Venezia”. Vincitore di medaglie d’oro e d’argento, recentemente si classifica terzo nella Global Solo Challenge, completando il giro del mondo in solitaria in 120 giorni, 44 minuti e 6 secondi a bordo della sua “Vento di Sardegna”.
Maria Grazia Zedda
Nata il 24 Maggio 1970 a Cagliari e ora residente a Londra, è una leader nel campo delle Pari Opportunità nel Regno Unito. Sorda, comunica tramite sottotitoli e lettura labiale. È autrice del romanzo “Il fruscio degli Eucalipti” e lavora per HS2, dove ha lanciato la Strategia di accessibilità.
È riconosciuta tra i Top100 Disability Influencers e giudice per il premio nel 2024.
Giuseppina Testoni
Nata a Sassari e cresciuta a Bonorva, si laurea in Scienze della Comunicazione a Roma nel 2002 e diventa giornalista professionista nel 2006. Lavora in Rai dal 2008, prima a Bari poi a Cagliari fino al 2014. Dal 2015 è inviata a Rainews24, coprendo eventi major come terremoti e crisi migratoria. Dal 2024 conduce “Pomeriggio24” su Rainews24.
Inoltre sono stati assegnati dei premi per meriti speciali a:
Fabio Aru, sportivo
Incoronata Boccia, giornalista
Giovanni Brai, gastronomia chef
Alfonso Canfora, creativo artistico
Renzo Corona, gastronomia chef
Vittorio De Pani, gastronomia chef
Federico Fadda, pittore
Bob Marongiu, pittore
Francisco Porcella, sportivo
Massimiliano Sechi, uguaglianza e inclusione
Pietrino Soddu, istituzioni
Benito Urgu, cabarettista cantante.
Riflessione
Fra i premiati, quello che ha portato più in alto il nome della Sardegna è sicuramente Andrea Mura, che con la sua barca a vela, Vento di Sardegna ha compiuto la Golden Globe Race, una competizione velica organizzata per la prima volta nel 1968 dal giornale britannico The Sunday Times, ed è considerata la “madre” di tutte le competizioni veliche transoceaniche in barca a vela, in solitario e senza scali, portando il nome della Sardegna in giro per il mondo.
Un impresa che mette a dura prova il fisico e la mente, dovendo superare momenti difficili ma raggiungendo grande soddisfazione e felicità alla conclusione della gara.
Ci vuole molta preparazione fisica e un forte equilibrio psicologico per poter superare le paure che durante le pause di sonno spesso sopraggiungono, quando si è molto sotto stress.
Sognare la morte può quindi rappresentare una trasformazione personale o il desiderio di cambiamento nella propria vita personale, professionale o emotiva. Potrebbe esserci una necessità inconscia di valutare o riconsiderare il rapporto che si ha con la moglie o i figli, che sentono il distacco e la lontanaza del marito e padre. Sensazioni che Andrea ha provato nel corso delle sue avventure.
Ogni giorno una sfida, fra rotture, ribaltamenti e inconvenienti tecnici, ma da buon Sardo ha messo tutto il suo coraggio per raggiungere la meta, proprio come gli antichi Shardana, su barche in legno a vela latina, con fondo piatto e derive pesanti, raggiungevano tutte le coste del mediterraneo per commerciare le preziose merci Sarde, dall’ossidiana, ai metalli, vino, olio e ceramiche.
Oggi come allora i navigatori Sardi sfidano il mare per far conoscere le eccellenze sarde oltre i prori confini.
Testi e foto: Bruno Atzori Sigurani