Vengono comunemente chiamati balene dal becco per via della caratteristica forma del muso. Sono gli zifidi, cetacei spesso studiati in base agli esemplari ritrovati morti nelle spiagge. Ma quello avvistato recentemente nel Mar Tirreno centrale, al largo della costa nord-orientale della Sardegna, è stato avvistato in acqua ed era vivo.
Si tratta di un mesoplodonte, un cetaceo di dimensioni simili allo zifo (4-6 metri) ma dal becco differente, più lungo e con due soli denti presenti ai margini laterali della mandibola.
E’ stato avvistato durante l’attività di ricerca del gruppo ricerche cetacei del DIPNET (Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio) dell’Università di Sassari, all’interno del progetto di ricerca “Cetacei pelagici dei mari della Sardegna: una biorisorsa prioritaria”. A fare la scoperta Mattia Leone, Gabriele Costa e Paolo Curto.
Le precedenti segnalazioni ufficiali di questo rarissimo esemplare nel Mediterraneo sono solo 4, di cui 3 riguardavano esemplari spiaggiati. Si tratta quindi di una scoperta eccezionale, che va ad aggiungersi ai recenti avvistamenti di rari esemplari di delfini sempre nel mare del nord dell’isola.
Questi ultimi risultati – secondo una nota del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena – “confermano il valore della recente proposta di istituzione di un’Area Marina Protetta di Mare Aperto proprio nel Mar Tirreno centrale, lungo il confine meridionale del Santuario Pelagos, che ha in Sardegna il suo limite geografico meridionale (Capo Ferro)”.
Tra gli obiettivi prioritari del progetto del DIPNET ci sono lo studio della balenottera comune (Balaenoptera physalus), lo zifio (Ziphius cavirostris), la stenella striata (Stenella coeruleoalba), il capodoglio (Physeter macrocephalus), il grampo (Grampus griseus), il delfino comune (Delphinus delphis) e il globicefalo (Globicephala melas). A queste ora va aggiunto anche il mesoplodonte.
(fonte: Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena)
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