Fra zone umide, chiese Romaniche e gustose degustazioni
Il territorio dell’Oristanese, che si affaccia sul golfo di Oristano, nella costa Ovest della Sardegna centrale è stato un punto strategico per gli scambi marittimi con tutto il Mediterraneo.
Grazie alla sua posizione, con i suoi tre porti, Tharros nella penisola del Sinis, Othoca a Santa Giusta e Neapolis a Marceddì, ha giocato un ruolo importantissimo per gli scambi commerciali .
Qui i Fenici, i Punici, i Romani e poi nel medioevo il Giudicato di Arborea si sono avantaggiati dei loro porti per creare ricchezza di tutto il territorio.
Il mio viaggio nel territorio dei Fenici parte da Santa Giusta, dove prima sorgeva il porto di Othoca, ma pochi sono gli scavi che possano testimoniare la sua presenza.
Ma qui sono rimaste le antiche tradizioni dei pescatori, che ancora oggi costruiscono le antiche imbarcazioni con l’utilizzo delle erbe palustri, “Is Fassonis”
Grazie al pescoso stagno di Pauli Majori e quello di Santa Giusta, l’enogastronomia locale è a base di un ottimi pesci.
Il tour
Questo tour che vi presento inizia con un’escursione in barca nello stagno di Pauli Majori, per poi proseguire con la visita al museo della Laguna dove si può vedere i video della preparazione dei Is Fassonis” e le attrezzature di pesca tradizionale.
Prossima tappa Villaurbana, dove è ancora viva la tradizione della preparazione del pane con le farine del grano Senatore Cappelli.
Una piacevole sosta nei boschi sopra Villaurbana per vedere i Basalti colonnari “Is Arutas Santas” con degustazione di pane tipico, formaggi e dell’ottimo vino locale.
Questo territorio è ricco di chiese Romaniche, che oltre l’imponente Basilica di Santa Giusta sono da aprezzare anche quelle di San gregorio a Solarussa e San Ciriaco a Siamaggiore.
Un territorio ricco di storia e sopratutto dell’ambiente palustre, importantissimo per gli appassionati di Birdwatching. Lo stagno di Pauli Maiori è una zona umida situata nei comuni di Palmas Arborea e Santa Giusta, nella Sardegna occidentale.
Già dagli anni ’70 inserito nella lista delle zone umide di importanza internazionale predisposta sulla base della convenzione di Ramsar, con le direttive comunitarie n. 92/43/CEE e n. 79/409/CEE viene riconosciuto sito di interesse comunitario (SIC ITB030033) e zona di protezione speciale (ZPS ITB034005).
Lo stagno appartiene al demanio della Regione Sardegna che concede lo sfruttamento professionale delle sue risorse ittiche; viene esercitata l’attività di pesca a diverse specie tra cui mugilidi, orate, spigole, anguille, vongole e granchi.
La degustazione
Concludiamo con un pranzo, nell’Ittiturismo di Santa Giusta per degustare piatti di pesce locale, primi di Fregula con frutti di mare e grigliata di pesce.
Carissimo Bruno, con 75 nuraghi presenti nel territorio di Cabras, più che di fumosi fenici, parlerei di Sardi navigatori.
Carissimo Fabrizio, l’iniziativa è dell’unione dei Comuni https://www.unionecomunifenici.it/ Un prossimo articolo sarà dedicato ai sardi Navigatori. Grazie per il post.