Salvatore Garau è stato e continua a essere un pittore di paesaggio nel senso più nobile del termine, di un paesaggio interiore che attinge nel magma dell’inconscio e si concretizza visivamente ora in un fluido oscuro e informe, tumultuoso e irrazionale, persino minaccioso, raramente e solo in apparenza appagato e immoto, altre volte, in particolare nell’ultima produzione nata sulle suggestioni della musica wagneriana, in un cromatismo abbacinante, aggressivo e raffinato al contempo. Dopo il “gran nero” di alcuni anni fa, passando per gli arditi accostamenti di verde e viola, adesso è il tempo del rosso, un rosso inconfondibile, assoluto, liquido o materico, a evocare imprevedibili grumi di figurazione di un mondo in disfacimento eppure in perenne rinascita. La krísis, il motore del cambiamento, l’irrefrenabile pulsione spirituale a creare per esistere, tracima dalle tele di questo irrequieto e polimorfo artista-musicista-scrittore che, proprio con Rosso Wagner, è stato ospitato recentemente nello Spazio Oberdan della Provincia di Milano e che ora torna nella sua terra, dopo aver esposto, in questi ultimi anni, tra gli altri, nei musei di Saint-Etienne, di Lima e di Cordoba (Argentina).
Oristano – Pinacoteca Carlo Contini, via Sant’Antonio
» Vernissage | 29 Luglio, ore 19.00
» Orari | 29 Luglio > 7 Settembre – lun > sab – 10.30 > 13.00 – 17.00 > 20.45
A cura di Ivo Serafino Fenu, prodotta dalla Pinacoteca di Oristano
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