ALAIN TURPAULT
ALBINOS
inaugurazione mostra
» Oristano, Foro Boario | 26 luglio, ore 19.00
Laura Serani: Codirettrice artistica dei Rencontres de Bamako, Biennale africana della fotografia. Curatrice della mostra
Alain Turpault: Fotografo [scheda]
Ingresso libero
Vittime di credenze che attribuiscono loro origini e poteri soprannaturali, o considerati come inferiori e vittime di forme di esclusione e di rigetto, gli albini in Africa vivono una realtà di un’estrema gravità. Patologia medica e patologia sociale, con dimensioni diverse, più o meno drammatiche, secondo le regioni del Continente, la questione dell’albinismo resta tradizionalmente un tabù ovunque. Mille credenze e superstizioni sono il prodotto dell’ignoranza e la frontiera tra credenze e crimine é spesso labile. Temuti e allontanati come una maledizione, o considerati talismani rari. In alcune zone, quali la Tanzania, la regione del Lago Vittoria, l’Uganda o il Burundi, gli albini sono destinati a riti sacrificali, e sono oggetto di vere cacce all’uomo e di ignobili commerci. Tali crimini sono spesso coperti dalle autorità, incapaci di perseguire e punire, perché affette dalla stesse superstizioni e dalla corruzione. Oltre alla fragilità degli occhi e della pelle, vulnerabilità alle malattie che rendono già molto difficile la vita quotidiana, pericoli ben più gravi obbligano ancor di più gli albini a vivere nascosti, lontano dalle famiglie e dai loro villaggi. Troppo rare, ma essenziali, sono le voci che si levano in Africa a difesa degli albini e le iniziative tese a proteggerli riunendoli in luoghi sicuri, grazie all’impegno di associazioni e di singoli individui. Al di là del continente africano, se ne sa ben poco, anche se la stampa internazionale comincia ad allertare l’opinione, e il Parlamento Europeo formula risoluzioni contro i crimini impunemente commessi e a sostegno d’interventi locali. In Mali la situazione è meno drammatica che altrove ma pregiudizi ed esclusione sono comunque presenti. Con una serie di ritratti realizzati a Bamako grazie alla collaborazione della Fondazione Salif Keita, Alain Turpault affronta da anni in maniera sensibile e personale la questione dell’albinismo. Immagini sobrie e poetiche evocano tutta la bellezza e soprattutto la fragilità di bambini e adolescenti albini. Dei ritratti di un grande classicismo, su fondo metodicamente scuro, spogli di ogni artificio, permettono alla nostra attenzione di concentrarsi sullo sguardo, inquieto o interrogativo e su questa loro pelle chiara e lunare, che tradirebbe una presunta natura sovrumana. Più che mai attraverso il ritratto sembra qui di accedere all’anima, e di sentirne l’infelicità e la tristezza davanti all’incomprensione e alla crudeltà degli uomini prigionieri dell’ ignoranza.
Laura Serani
L’Albino è l’ostaggio di tutti gli etnocentrismi perché pone la domanda fondamentale e primaria dell’alterità, ma a entrambi: ai bianchi e agli altri (persone di colore). Specchio in negativo? La figura dell’albino è comune a tutte le società europee, africane, asiatiche, perché porta lo stigma fisico del colore bianco che la rende sempre diversa dagli appartenenti alla sua razza. Dobbiamo qui limitarci al rapporto creato da questa questione tra l’Europa e l’Africa, in quel che ha di importante: come un uomo bianco può riconoscersi attraverso le caratteristiche negroidi e come un nero può essere bianco? Al tempo dei grandi imperi africani, l’albino è il protetto del re, il figlio degli dei, delle acque, per diventare, nel XVIII secolo, il fantasma dei bianchi. I viaggiatori europei, affascinati da questa strana creatura, hanno abbondato in fantasia, e quindi, con la loro presenza sul suolo africano, trasformato in seno alla società nera l’aura particolare dell’albino. Il confronto che sarà fatto dall’ Africano tra l’uomo bianco dell’Africa e quello dell’Europa sconvolgerà i sistemi simbolici che circondano gli albini nelle società africane. Più che umano e meno che umano, l’albino aveva già un’identità dicotomica tra il terreno e il celeste che passò, con l’arrivo degli Europei, ad un’identità tripartita: bianco, nero, divinità, aggravando la sua caratteristica problematica. Da allora, una nuova mitologia particolarmente preoccupante si sta costituendo. La forte ambivalenza dell’albino, oggi, nella società africana, è percepita in due modi:
- da una parte la divinità che racchiude è utilizzata a fini propiziatori andando fino ad attentare ai suoi giorni con infanticidi e sacrifici
- d’altra parte, è utilizzata a fini profilattici: è messo ai margini dalla società africana. E’ colui che si sorveglia, dal quale ci si premunisce. La stranezza della sua pelle bianca da Nero porta in aggiunta i segni di un’alterazione dell’epidermide
Ostaggio di antiche superstizioni, altro inquietante; cristallizza la questione dei nostri limiti individuali e sociali nei confronti del riconoscimento degli altri. Mi piacerebbe che questo lavoro possa aggiungere una testimonianza diversa e complementare alla presa di coscienza e alle azioni svolte in Africa; sperando allo stesso tempo di sensibilizzare l’Occidente al problema dell’albinismo.
Alain Turpault
Mostra prodotta dal Centre Culturel Français de Bamako per i Rencontres de Bamako, 2009, Biennale Africaine de la Photographie. Con il sostegno della Fondation Salif Keita.
Rencontres de Bamako
I Rencontres de Bamako – Biennale africana della fotografia, sono un’importante manifestazione internazionale che si tiene nella capitale del Mali e che testimonia la grande ricchezza e vitalità della fotografia africana contemporanea. L’ultima edizione, nel novembre 2009, sotto il titolo di Frontières/Borders, ha proposto una riflessione sulle frontiere, reali o simboliche – una questione cruciale in Africa come in Europa – esplorate attraverso diversi linguaggi artistici.
- Rencontres de Bamako: direzione artistica di Michket Krifa e Laura Serani
- Delegato generale: Samuel Sidibé
- Coproduzione Ministère de la Culture du Mali e Culturesfrance
http://www.rencontres-bamako.com
ZAP MAMA
concerto
» San Vero Milis, Capomannu | 25 luglio, ore 22.00
Ingresso 5 € + d.p. (gratuito per i residenti) – info e biglietti
Un piede nella tradizione e l’altro nell’innovazione: è questo il mondo musicale di Marie Daulne, storica voce del gruppo Zap Mama. Nata in Congo ma cresciuta in Belgio, Marie si caratterizza per la sua promiscua formazione culturale che unisce stili diversi in un unico “suono”: la musica del Congo e quella francese amalgamate dalla presenza del sound statunitense. Dopo un viaggio nei luoghi dell’adolescenza percepì che il suono della sua terra era ancora vivo dentro di lei. Nel 1990 nasce il gruppo Zap Mama, composto da 5 voci femminili. Tre anni dopo esce il primo album con l’etichetta Luaka Bop di David Byrne. Adventures in Afropea diventa il disco più venduto della casa discografica e raggiunge il primo posto nella Billboard World Music Charts. Nei lavori successivi vengono via via introdotti ritmi campionati, influenze R&B, pop e jazz. Negli ultimi anni il gruppo perde la caratteristica multivocale e Marie diventa il personaggio chiave che proietta Zap Mama verso un sound “globalizzato” in cui miscela jazz, pop, funk, reggae e soul. In ReCreation compare anche un pizzico di brasilian soul con la rilettura, in chiave contemporanea, del brano “Parole Parole” reso celebre da Mina
OMAR SOSA
AFREECANOS
concerto
» San Vero Milis, Capomannu | 24 luglio, ore 22.00
Omar Sosa: pianoforte, Fender Rhodes, electronics
Childo Tomas: basso elettrico, voce, m’bira
Marque Gilmore: batteria
Mola Sylla: voce, m’bira, xalam, kongoman
Ingresso 5 € + d.p. (gratuito per i residenti) – info e biglietti
Pianista eccezionale, Omar Sosa è un’allegoria vivente dello scambio artistico universale. Nato a Cuba, segue una formazione accademica di composizione, armonia e strumentazione e si avvicina, da autodidatta, al pianoforte, che lo affascina per il suo carattere orchestrale e percussivo, tanto da divenire il suo strumento preferito e, proprio per il legame con le percussioni, il suo tratto caratterizzante. Al Dromosfestival l’artista presenta Afreecanos nel quale collabora con un’estesa formazione di musicisti, tutti provenienti da paesi che direttamente o indirettamente hanno un legame con il continente africano (Cuba, Mozambico, Francia, Senegal, Mali, Brasile, Usa, Guinea, Marocco). Il senso di pace e di universalità dell’Africa –una fonte musicale senza uguali – sono il punto di forza dell’intero progetto. «In Afreecanos ho voluto continuare il mio lavoro di ritorno alle origini, di ricerca di punti in comune fra le varie tradizioni; come quella cubana, brasiliana, senegalese, guineana, maliana e mozambicana», dichiara Omar. «Il mio lavoro vuole dimostrare che siamo figli della stessa Madre, e anche se siamo geograficamente separati, siamo vicini nell’essenza, nei concetti e nelle radici».
Per informazioni:
DROMOS
via Sebastiano Mele 5/b
09170 Oristano (Sardegna)
Tel. 0783 310490 begin_of_the_skype_highlighting 0783 310490 end_of_the_skype_highlighting – Fax. 0783 310557
www.applausi.com
www.dromosfestival.it – dromos@dromosfestival.it
Biglietti in vendita presso il Circuito nazionale GREENTICKET
- ORISTANO
- APPLAUSI – Sebastiano Mele 5/b – 0783 310490 begin_of_the_skype_highlighting 0783 310490 end_of_the_skype_highlighting
- CLOSER – Via Tirso 148 – 0783 212645
- CAGLIARI
- ALTA FEDELTÀ – Via Deledda 27 – 070 684083
- BOX OFFICE – Via Regina Margherita 43 – 070 657428
- SARCONLINE – Via Sulis 41 – 070 684275
- SASSARI
- NUOVA MESSAGGERIE SARDE – Piazza Castello 11 – 079 230028
- TICKETOK – Via Tempio 65 – 079 2822015
- NUORO – NONSOLOMUSICA – Via Lamarmora 153 – 0784 255060
- OLBIA – BAR BARAONDA – Via Mameli 13 – 388 1864805
- ALGHERO – DISCOFEVER – L.go San Francesco 15 – 079 9731057
- CASTELSARDO – GELATERIA LU.PI. – Via del Mediterraneo 8 – 079 4127025
- TORTOLÌ – IL TABACCHINO – Via Contu 2 – 0782 623370
- JERZU – I VIAGGI DI LITTA – Via Umberto I° 128/130 – 0782 70109
- LA MADDALENA – I VIAGGI DI LITTA – Largo Matteotti 9 – 0789 735191
- LANUSEI – LIGURIA ASSICURAZIONI – Via Italia 1 – 0782 481048
- MACOMER – LOGOZZO – Via Puglie 1 – 0785 747196
- VILLACIDRO – TAB.RIC. ARESTI EFISIA – Via S. Gavino 3 – 070 9316459 begin_of_the_skype_highlighting 3 – 070 9316459 end_of_the_skype_highlighting
- CARBONIA – BIAGETTI – Via Gramsci 111 – 0781 64429